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i Messaggi

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Da: "Damiano Mantovani"
Data: 02/02/2017 12.55
A: “Massimo Tosini”
Ogg: Alcune "piccole" considerazioni sul tuo ultimo libro.


Carissimo Massimo, anzitutto, di nuovo grazie per il dono che mi hai fatto inerente alla tua ultima fatica. Grazie, poi, per i bei momenti che, di volta in volta, abbiamo modo di trascorrere, pur fugacemente, insieme.
In relazione al tuo libro, nell'aggiungere i miei, di complimenti, oltre a quelli che già ti sono pervenuti, i cui primi sono già all'interno del testo, sono a formularti alcune brevi considerazioni.
Anzitutto, mi fa piacere che ci sia qualcuno che, nel porre le questioni (vds SSE), cerca di volare alto e non abbassarsi al casino che si sta ora vivendo.
In relazione poi ai tuoi ambiti obiettivi, volti con insistenza a prevedere la possibilità di una nuova riforma sanitaria, capace di partire dal basso (botton up), nel condividerli, devo tuttavia manifestare alcuni dubbi per come è il sistema, che, da un lato, ingoia voracemente tutto, e, dall'altro, con la scusa dell'essere continuamente veloci, impedisce alle persone di fermarsi almeno un attimo per provare a fare dei ragionamenti.
Ma, indubbiamente, bisogna avere il coraggio di osare, proporre ed esporsi: fossero, le varie voci, anche frutto di un gridare nel deserto. E, quindi, bisogna avere il coraggio di farlo.
Assai centrati, poi, gli aspetti della "appropriatezza prescrittiva", della "salutogenesi", della "empatia", che va ad innestarsi nella logica delle cinque E.
Permane forte e tuttavia in me il dubbio che non raramente siamo portati ad essere "peones" anzichè "caballeros".
Forse un pò eccessivo, se devo essere sincero sino in fondo, questo frequente richiamo a Luigi Minonzio. Del resto, se è stato un grande maestro, di cui stai seguendo le "profonde orme lasciate" a testimonianza di un significativo percorso, ben venga. Come pure io avrei non insistito troppo sull'ambito di più diretta tua provenienza, proprio per rimanere nell'ambito più generale.
Ad ogni buon fine, ottimo lavoro.
Nel confermare tutte le mie riserve sulla fattibilità di quanto con passione etica da te proposto, che condivido, ti rappresento che le stesse nascono dal come, e ne ho fatto cenno in precedenza, sta andando il contesto. 
Ma non bisogna mollare, e, proprio attraverso la "resilienza", cercare di lavorare per seminare e per far vivere concetti ricchi e profondi.
Grazie per il tuo richiamo, nell'ambito dell'intervento del prof. Paletta sulla leadership distribuita, peraltro fondamentale nei contesti organizzativi, alla Casa Albergo di Lendinara.
Un fraterno abbraccio, accompagnato dall'augurio per il successo del volume.
Alla prossima, con amicizia, Damiano. 


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Da: “Massimo Tosini”
Data: 03/02/2017 11.19
A: "Damiano Mantovani"
Ogg: R: Alcune "piccole" considerazioni sul tuo ultimo libro.


Caro Damiano,
ti ringrazio per le belle parole e per l'augurio rivoltomi, come pure ti ringrazio per le critiche sempre preziose che mi regali.
Io stesso nutro forti perplessità circa la possibilità di realizzare concretamente gli obiettivi di riforma che propongo, tuttavia, come tu stesso affermi, è doveroso andare avanti in modo resiliente.
Mi dispiace tanto non aver avuto la possibilità di farti conoscere Gigi Minonzio, ma spero di avertene offerto un piccolo affresco attraverso le pagine del libro.
Caro Damiano, le difficoltà non mancano insieme all'indifferenza di molti , ma insieme possiamo fare ancora qualcosa.
Adelante siempre...junto!
Un fraterno abbraccio ti/ci accompagni...siempre
Con affetto.
Massimo

Ancora una volta....grazie per il vostro prezioso contributo ed apporto alla giornata seminariale del 17.04.15 presso CAPA

Carissimi Tutti, ancora una volta.....un grazie sincero e sentito per il vostro prezioso apporto e contributo alla giornata seminariale di ieri.
Credo che tutti i partecipanti abbiano avuto modo di poter assaporare non solo la competenza professionale portata in campo, ma, di più, di riuscire a respirare pure tutta una serie di input volti davvero a creare, nonostante e proprio per la crisi in atto, condizioni e presupposti per investire se stessi e la propria professionalità nelle innovazioni e nella creatività.
Peccato che i più diretti protagonisti, e che, come tali, si sarebbero dovuti sentire in dovere di essere presenti per meglio apprendere e riflettere sul da farsi, mi riferisco a direttori e politici, fossero pochi.
Ma, comunque, ritengo sia importante il seminare e l'insistere....se le persone intelligenti vorranno capire...potranno nel tempo risvegliarsi ed uscire, anche per non restarne travolti, dal letargo in cui sembrano albergare in questo tempo di crisi.
Grazie di nuovo e sentitamente.
Immagino, come peraltro richiesto dagli stessi partecipanti al termine della giornata seminariale, che, nel futuro, Casa Albergo avrà il compito ed il dovere di riprendere e proporre tutta una serie di argomenti, in tale ambito, che, nel passare dal "contributo del pensiero", prima, siano in grado, poi, attraverso le buone prassi, di prospettare ipotesi significative di cambiamento e messa in discussione.
Con l'occasione, buon fine settimana e buona ripresa dei vostri non pochi impegni.
Da ultimo, doveroso il sottolineare che avete in tal modo alla Casa consentito di andare fiera, grazie alla vostra alta competenza e professionalità, di poter orgogliasemente affermare che, nel suo percorso e fra le sue mura, può aver annoverato la presenza di figure significative ed importanti come le vostre.

Cordialmente, con stima e riconoscenza, Damiano Mantovani.

Ho letto l'articolo. Effettivamente stai praticando il metodo socratico nel fare emergere la verità dall'osservazione del mondo reale; anche le domande sono apparenti richieste di spiegazioni, perché altro non sono se non constatazioni di dati di fatto. Così, con il diverso comportamento delle due cooperative, hai dimostrato che si tratta di imprese apparentemente simili che perseguono finalità opposte e che, al di là del nome, hanno conservato ben poco dello spirito cooperativo che animò i padri fondatori del movimento.
Un abbraccio, Romeo
Mail in risposta al commento del pensiero bonsai sul mondo cooperativo

Caro Massimo,
ti auguro di avere, per il prossimo anno, la stessa tenacia che hai dimostrato fino ad ora. (Fabio)

[...] ieri sera sul tardi ho finito di leggere il libro: molto ben fatto, riflessivo [...] meriti tante cose belle (Marisa).

Caro Massimo,
ho appena finito di leggere il libro che mi hai regalato e ti sono molto grata perchè l'ho trovato estremamente interessante.
Innanzitutto, devo ammettere che la nostra conoscenza è sempre stata "superficiale": per me eri stato un caro collega di mio padre, simpatico e dal carattere molto gioviale o, come tu hai riportato nel tuo sito, un "erogatore di energia".
Finalmente, il Vostro libro (mi è sembrato di capire che te e tua moglie siate due persone molto "affini" che abbiano molto da dare e da condividere: Complimenti!) mi ha permesso di conoscerti meglio, di ripercorrere le tappe più importanti e dolorose della tua esistenza che sei riuscito a superare con una piccola dose di fortuna, ma soprattutto con tanta fiducia e determinazione: è così che si diventa più forti e più saggi!
Condivido pienamente la tua visione olistica ed "empatica" nell'approccio tra medico e paziente (o devo piuttosto dire utente?). Infine. ho apprezzato molto anche il capitolo sulle disfunzioni del sistema sanitario e i tuoi spunti di risoluzione tramite una comunicazione sia interpersonale che pubblica.
Anch'io come te credo di possedere uno spirito libero ed idealista e quindi, l'augurio finale che ti posso fare è che la "stella a cui hai attaccato il tuo aratro possa brillare sempre nel cielo".

Con affetto Lucia

Con Lucia ti invio un saluto carissimo e un forte abbraccio. Vogliamo pensarti, come sempre, forte, lottatore e pieno di coraggio. (Giancarlo)

Sei forte e coraggioso. Meriti un futuro certo e luminoso. Ancora un abbraccio forte e fraterno. (Giancarlo)

Ho saputo che nelle difficoltà non ti sei perso d'animo. Bene, sei rimasto fedele a te stesso. (Barbara)

...conoscendoti, non riesco a credere che tu possa avere questa malattia... (Luciana)

Carissimo Massimo è stato un immenso piacere partecipare al vs. incontro che ha avuto momenti di forte intensità emotiva e, non ti nego, di impatto commovente. Sono stata anch'io paziente ricoverata per molti mesi (ora parecchi day hospital e con la mamma, l'ospedale di Ferrara, è diventato quasi una seconda casa). Ho quindi vissuto e toccato con "mano" i problemi della sanità e il rapporto medico-paziente e, tuttora, non mi capacito di come, troppo spesso, vengano calpestate la dignità e i diritti della persona malata.
Quante volte, nelle lunghe e interminabili attese nei vari reparti ospedalieri, mi sono soffermata a leggere il manifesto dei diritti del malato, appeso nelle varie pareti come un banale poster e spesso disatteso.
Ma tornando a noi complimenti per la tua (vostra) forza e per riuscire a trasmetterla con molta intensità.Questa sera inizierò a leggere il vostro libro.
Credo sia molto importante riuscire a creare tra medico e paziente quell'empatia di cui tu e tua moglie ne avete sottolineato la necessità, a volte quasi "vitale". E allora ne approfitto per fare a te e a tua moglie un grande abbraccio veramente di cuore e, visto che ci siamo, tanti auguri di Buona Pasqua.
Tu e Maria Pia siete proprio delle "grandi" persone! Forza e sempre avanti!!!! (Paola)
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